Per quanto riguarda i pagamenti col POS, arrivano delle novità non di poco conto dal momento che c’è una modifica ufficiale a partire dal nuovo anno. Andiamo a vedere, dunque, che cosa c’è da sapere da questo punto di vista.
L’innovazione tecnologica non si arresta praticamente mai, dal momento che in maniera ciclica offre delle nuove soluzioni che hanno come obiettivo una duplice via. Da un lato massimizzare i ricavi per le società che le producono, dall’altro rendere le nostre vite più comode e semplici, per così dire. In tal senso, un tema sempre molto caldo è quello rappresentato dai pagamenti col POS. Si tratta di un qualcosa che caratterizza i nostri tempi. E che ci dà la possibilità di poter girare anche senza contanti, grazie al fatto che possiamo pagare tramite carta o anche tramite i nostri smartphone.
Alla base di tutto, però, ci devono essere sempre delle regole chiare e trasparenti, dal momento che bisogna procedere sempre rendendo queste forme di pagamento poco esposte a rischio di frodi di varia natura. Proprio per quanto riguarda i pagamenti col POS arrivano adesso delle importanti modifiche che sono diventate ufficiali. E che diventeranno effettive a partire dal 2026. Andiamo a vedere, dunque, in maniera dettagliata di che cosa si tratta e che cosa bisogna sapere a riguardo. Tanto per i clienti quanto per chi deve ricevere questo pagamento.
L’Agenzia delle Entrate, attraverso un provvedimento firmato dal direttore, ha stabilità le nuove regole che gli esercenti dovranno seguire per abbinare terminali Pos o altri strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici. Andiamo a vedere nello specifico cosa cambia. Dal gennaio 2026, infatti, l’esercente, anche tramite un suo delegato, dovrà accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia e associare la matricola del registratore telematico già censito in Anagrafe Tributaria ai dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico di cui risulta titolare.
Nello specifico, la procedura che è stata messa in piedi esporrà all’esercente un elenco degli strumenti di pagamento elettronico, di cui risulta titolare, che gli operatori finanziari hanno comunicato all’Agenzia delle Entrate in misura preventiva. Per tutti gli strumenti di pagamento già in uso al primo gennaio 2026 o che utilizzati nel periodo di tempo compreso tra l’1 e il 31 gennaio 2026 è previsto un termine di 45 giorni che decorrono a partire dalla messa a disposizione del servizio online per completare la registrazione in questione.
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