Se sei iscritto su LinkedIn devi fare attenzione a ciò che si potrà fare con il tuo profilo: la novità e tutti i dettagli relativi.
In un mondo dominato dai social, non poteva di certo mancare una piattaforma dedicata al mondo del lavoro: nato nel2003, LinkedIn si è evoluto e ampliato di anno in anno, diventando ad oggi uno dei servizi web di rete sociale dedicati al lavoro più popolari in tutto il mondo.
Su LikedIn è possibile trovare opportunità di lavoro, ma anche fare networking e rimanere aggiornati sulle tendenze del settore; frequentata da professionisti del settori e aziende, la piattaforma è ad oggi popolarissima tra le persone di qualsiasi fascia di età.
In questi giorni, comunque, LinkedIn accoglie una grandissima novità, una di quelle destinate a far discutere: tutti gli iscritti alla piattaforma dovranno ora fare i conti con ciò che succederà al loro profilo, l’indicazione è molto chiara.
Come sottolineato anche dal sito Laleggepertutti, a partire dal 3 novembre 2025, almeno per quanto riguarda gli utenti europei, LinkedIn utilizza dati personali degli utenti per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale generativa.
A segnalare la novità è stato direttamente il Garante per la protezione dei dati personali: i dati utilizzati escluderanno categoricamente i messaggi privati, mentre verranno utilizzati nome, foto, posizione lavorativa, esperienza professionale, formazione, competenze, pubblicazioni e referenze, oltre a post, articoli e contributi vari sulla piattaforma (commenti, sondaggi e via dicendo).
Verranno presi in considerazione anche dati relativi a offerte di lavoro, curriculum;
e interazioni con le funzionalità di IA. Tutti gli utenti daranno consenso “automatico” a quest’operazione, salvo appunto un’apposita negazione del consenso. Chiunque voglia negare l’utilizzo dei suoi dati per l’addestramento IA deve compilare il modulo online pubblicato dal Garante per la protezione dei dati personali, diffuso insieme ad una scheda informativa
In ogni caso, le domande accolte saranno solamente quelle arrivate prima del 3 novembre; successivamente alla data, saranno interessati solamente i contenuti pubblicati a partire dal 3 novembre in poi. L’opposizione può essere manifestata anche disattivando l’impostazione interna di LinkedIn e disattivando il pulsante relativo all’uso dei dati per l’IA generativa.
Chi sceglie di compilare il modulo deve accedere alla pagina dedicata di LinkedIn e selezionare dal menù a tendina “Opposizione al trattamento per l’addestramento dei modelli di IA finalizzati alla creazione di contenuti”.
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