Chi ha avuto a che fare con il Superbonus 110% potrebbe ricevere in questi giorni una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Si torna a parlare del Superbonus, uno dei provvedimenti più discussi e controversi degli ultimi anni. Il bonus edilizio voluto dai 5 Stelle puntava a rilanciare il mercato e, al contempo, a favorire la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici. E di certo ha generato degli evidenti benefici economici, portandosi però appresso un po’ troppe criticità.

Da subito si era capito che la misura avrebbe avuto un costo elevato per lo Stato, e che i lavori sarebbero potuti essere contaminati da abusi e irregolarità. E non si contano i casi di frodi legati a crediti fiscali inesistenti.
Anche ora che il Superbonus è formalmente morto continuano ad arrivare delle lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate. I destinatari di queste comunicazioni sono appunto i beneficiari del Superbonus. Non si tratta di sanzioni. L’AdE sta inviando delle richieste di chiarimenti o di integrazione della documentazione già fornita.
Arrivano le lettere dell’Agenzia delle Entrate: nel mirino i beneficiari del Superbonus
L’ente fiscale ha ancora necessità di verificare che i tanti lavori svolti grazie al bonus siano stati eseguiti correttamente, che le spese siano reali e, soprattutto, che i crediti fiscali siano legittimi.

In questo senso, ai destinatari delle lettere è data facoltà di rispondere, per fornire al richiedente tutti i documenti mancanti o per correggere gli eventuali errori. In alcuni casi, però, specie laddove emergeranno palesi irregolarità o sarà impossibile fornire tutta la documentazione richiesta, la situazione potrebbe farsi più delicata.
Potrebbe infatti essere necessario restituire parte del beneficio ricevuto. Pagare… Tutto ciò significa che chi ha usato il Superbonus dovrà prepararsi a interagire con l’Agenzia delle Entrate. E non avranno problemi coloro che hanno conservato con cura tutta la documentazione. Fatture, asseverazioni, certificazioni energetiche e via dicendo…
Lo Stato spera di recuperare un po’ di crediti indebiti per ridurre l’impatto sul bilancio pubblico di una misura che non è mai piaciuta all’attuale maggioranza.
I contribuenti che hanno sfruttaro la misura edilizia dovranno innanzitutto capire se la lettera ha a che fare con un avviso, una richiesta di documenti e di chiarimenti o di una vera e propria contestazione.
Le lettere dell’AdE indicano sempre un termine entro cui rispondere. Non bisogna angosciarsi, né farsi prendere dal panico… la lettera non implica per forza un problema grave. Spesso si tratta solo di verifiche di routine. La cosa più importante è quella di rispondere nei tempi indicati e con la documentazione completa.





